Good Life

24.05.2016

Domani, mercoledì 25 maggio, la capitale sarà interessata da un’altra agitazione, oltre  quella dei dipendenti del gruppo FS italiane. Scenderanno in piazza i dipendenti di Roma Capitale, uniti in un corteo che si radunerà alle 9,oo e partirà alle 10 da Via di san Gregorio (Arco di Costantino – Colosseo) con conclusione alla fine dei Fori Imperiali e arrivo sotto il Campidoglio. La protesta – che si svolgerà per l’intera giornata – dei dipendenti  dei settori pubblici e privati del Lazio è stata proclamata dalle Confederazioni sindacali CGIL, CISL e UIL (FP CGIL, CISL FP, UIL FPL, UIL PA). Al centro delle rivendicazioni: il rinnovo dei contratti e la riorganizzazione dei servizi.

Roma Capitale comunica che domani saranno a rischio chiusura tutti gli istituti scolastici gestiti dal Comune oltre agli sportelli anagrafici, gli uffici dei Municipi e dei Dipartimenti. A rischio anche la presenza in strada dei vigili urbani. I servizi essenziali nella sanità e nei trasporti saranno garantiti. Il Colosseo, assieme a Palatino, Fori Imperiali e Ostia Antica, sarà aperto dalle 8,30 alle 13,30. Terme di Caracalla, Palazzo Altemps, Palazzo Massimo, Terme di Diocleziano, Crypta Balbi e Cecilia Metella chiuderanno alle 14.

“I lavoratori dei servizi del Lazio – si legge su www.fpromalazio.it -, tanto del pubblico impiego quanto dei settori privati, sciopereranno il 25 maggio e manifesteranno in corteo nel centro della Capitale. Uno sciopero fatto per responsabilità nei confronti dei cittadini e in difesa della dignità di chi lavora. La politica e le istituzioni devono uscire dal silenzio: dicano i governi regionale e nazionale se davvero il progetto è quello dello smantellamento del welfare e l’impoverimento del lavoro. Se così non è, servono #AssuntiSubito nel pubblico, per garantire i livelli di sopravvivenza dei servizi, per combattere un invecchiamento generalizzato e allarmante del personale, dare prospettive ai giovani; e il #ContrattoSubito per contrastare l’impoverimento di chi lavora, per garantire diritti alle persone e per governare i processi di riforma”. Con una nota Natale Di Cola, Roberto Chierchia, Sandro Bernardini e Maurizio Narcisi, rispettivamente Segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa Roma e Lazio, ricordano le ragioni dello sciopero generale.