Good Life

24.10.2016

Il riferimento ai miracoli che spesso viene associato al nome dell’aloe vera rende bene l’idea delle molteplici proprietà possedute da questa pianta i cui vantaggi terapeutici si perdono nella notte dei tempi, già con gli antichi Egizi che la utilizzavano per assicurare lunga vita al corpo mummificato dei faraoni e con la regina Cleopatra che la utilizzava come trattamento di bellezza per la pelle.

Caratterizzata da diverse specie, quella più usata è l’aloe vera sia sotto forma di succo presente all’interno della pianta che di gel ottenuto attraverso la sua spremitura.

Il gel, in particolare, è caratterizzato da acqua, vitamine, acidi organici che favoriscono la reattività dei diversi apparati dell’organismo provati da stress. Può essere usato a livello epidermico, per lenire eventuali scottature solari o il prurito causato da punture d’insetti, oppure per contrastare dolori muscolari, ma è ottimo anche come antinfiammatorio, antiossidante e lassativo.

“Il gel di aloe ‘potrebbe’ migliorare alcune forme di gastriti e di infiammazioni intestinali proprio grazie alle sue capacità di rivestire e proteggere le pareti dello stomaco” ha spiegato il dietista Giuliano Ubezio a Vanity Fair che, specificando come “l’uso del succo di Aloe vera come tonico gastrointestinale sia molto frequente anche se vi sono poche prove scientifiche a supporto”, ha aggiunto che “spesso il consumo di succo di aloe è associato alla vendita porta a porta o al passaparola, dove il consumatore diventa poi rivenditore senza essere realmente un esperto”.

Diffidare da chi non ha nulla a che vedere con il settore sanitario, ma propone prodotti a base di aloe come fossero una panacea contro tutti mali è il consiglio espresso dall’esperto che raccomanda di rivolgersi sempre a persone accreditate e di acquistare articoli di marchio certificato, dato che vanno segnalate anche alcune controindicazioni: il succo o gel d’aloe, infatti, non deve essere somministrato a donne in gravidanza o che stanno allattando e a bambini di età inferiore ai 12 anni e un sovradosaggio potrebbe causare crampi intestinali e, in alcuni casi, disidratazione. Il suo utilizzo, infine, può interagire con cortisonici, diuretici, digitalici, antiaritmici.

In collaborazione con:

 romatoday