Good Life

21.03.2017

Tutti lo sanno, bere almeno due litri di acqua fa bene all’organismo. A quanto pare però non bisogna esagerare con le quantità: a svelarlo sono stati gli esperti del King’s College Hospital di Londra che hanno studiato il caso di una persona finita in “overdose” d’acqua.

Proprio così: stando a quanto si legge sul Mail Online, la donna in questione, a causa di un’infezione delle vie urinarie, avrebbe dovuto bere un bicchiere d’acqua ogni 30 minuti ma, non rispettando le dosi indicate dal medico, ha cominciato ad accusare diversi malori tanto che i medici hanno deciso di ricoverarla: nel suo sangue i livelli di sodio erano particolarmente bassi.

L’acqua può dunque essere realmente pericolosa? Vale anche in questo contesto la regola del troppo stroppia. Ebbene sì perché, nei casi più gravi, il cervello potrebbe gonfiarsi e portare a confusione, convulsioni, coma e addirittura alla morte.

A fare luce sulla controversa questione è stato il dottor Imran Rafi, responsabile di Innovazione clinica e ricerca presso il Royal College of General Practitioners: “Bere una giusta quantità di acqua è importante per mantenerci in buona salute, sia fisicamente che mentalmente”.

Come comportarsi allora? “Vorremmo incoraggiare i pazienti a bere di più se hanno sintomi di disidratazione, come la sensazione di sete, notano le urine scure. Ma non c’è una quantità di acqua raccomandata al fine di rimanere in buona salute. La cosa fondamentale è essere idratati e che le urine abbiano un colore chiaro” – ha sottolineato il dottore che ha poi aggiunto – “Questo caso mette in evidenza che l’eccessiva assunzione di acqua può avere conseguenze importanti per i pazienti, e questo è qualcosa di cui operatori sanitari e pazienti devono tenere a mente”

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 romatoday