Good Life

27.02.2017

Avete intenzione di farvi misurare la pressione sanguigna? Allora, per non falsare i risultati, non bevete caffè nei due giorni che precedono l’esame: è quanto emerge da una ricerca messa in atto dagli esperti della Western University and Lawson Health Research Institute canadese. Pare infatti che il caffè possa far aumentare di molto la pressione sanguigna nei consumatori occasionali.

Lo studio è stato effettuato su 13 volontari con un’età media di 52 anni e valori normali di pressione sanguigna. I volontari sono stati sottoposti a 3 test distanziati di una settimana. La prima settimana non bevevano caffè, la seconda sì: dopo due giorni di astinenza da caffè, la caffeina veniva eliminata, ma bastava tornare a berne per far salire di nuovo la pressione.

L’effetto del caffè sulla pressione sanguigna è stato visto anche misurando il suo impatto sui calcioantagonisti, un tipo di farmaco usato per abbassare la pressione. Afferma David Bailey, autore della ricerca: “Anche una tazzina di caffè può compromettere l’effetto anti ipertensivo di questi farmaci. Per superare l’effetto del caffè bisogna raddoppiare la dose di questo farmaco, ma questo rappresenta un problema, perché bisogna tenere conto degli effetti nei momenti in cui non si beve caffè”.

Questo effetto ipertensivo del caffè, tuttavia, non riguarda i consumatori abituali, evidentemente assuefatti alle conseguenze della bevanda.

 romatoday