Good Life

08.02.2016

 

 

Da Ibsen a Balestrini, due gli spettacoli in allestimento al Teatro India. Dal 9 al 14 febbraio va in scena Quartetto Casa di Bambola, da Henrik Ibsen, drammaturgia e regia di Emanuela Giordano con Alessandra Fallucchi, Mascia Musy, Graziano Piazza, Stefano Santospago,  produzione ARGOT.
Quattro attori e una regista si interrogano sulle contraddizioni e le dinamiche espresse da Ibsen nella relazione tra uomo e donna: potere, possesso, erotismo, denaro. Scoprono che da allora, da quando Ibsen scrisse Casa di Bambola, gli equilibri all’interno della coppia sono forse rimasti immutati.

L’opera suscitò grande scalpore in tutto il mondo, tanto che alcune produzioni suggerirono di apporre cambiamenti radicali nel finale, giudicato improponibile. Casa di Bambola ha infatti avuto tre finali diversi ma solo l’originale è quello approvato dall’autore. Questi tre finali, mai messi in scena vengono ora raccontati e interpretati per la prima volta, un’occasione per comprendere la portata dirompente del testo giudicato troppo spregiudicato se non addirittura amorale.

 

Orari: tutte le sere h21, sabato e domenica h19

 

 

Dal 13 al 28 febbraio è di scena un’epica corale e picaresca, dentro e fuori la curva, che parla del nostro tempo attraverso uno dei suoi miti più popolari. Narrativa ultras per il debutto in prima nazionale dello spettacolo I Furiosi, tratto dal romanzo di Nanni Balestrini, diretto da Fabrizio Parenti, una produzione Teatro di Roma che, dalla cronaca all’epica della curva, prova a raccontare l’Italia e lo spettro delle utopie infrante di intere generazioni.

 

Un poema in prosa per parlare di ultras, visti come cavalieri erranti dediti all’ultimo codice cavalleresco rimasto, quello che sotto la bandiera della violenza e della fedeltà alla propria squadra di calcio riunisce tutte le anime sole e senza patria. Ne nasce uno spettacolo fatto di corpi e voci, di energia insensata e di commovente ironia in cui il racconto della guerra tra curve assume le parvenze dell’Iliade o delle chanson de geste al termine del mondo, laddove fuori da uno stadio qualcuno combatte l’ultima battaglia rimasta per sentirsi vivo.
A portare in scena l’epica della curva, lo stadio che rimbomba, i lacrimogeni, la rissa, la disperazione, il vuoto, la festa, sono Giampiero Judica, Alessandro Riceci, Josafat Vagni e lo stesso Fabrizio Parenti

 

Orari 13 e 16 febbraio h21/ dal 17 al 20 h19/ dal 23 al 27 h21/ 14, 21 e 28 h17

 

 

 

Teatro India, lungotevere Vittorio Gassman Info 06684000346 www.teatrodiroma.net