Good Life

10.06.2016

 

Il patrocinio del Comune è arrivato. Sabato 11 giugno come ogni anno le bandiere arcobaleno torneranno a sfilare per le strade della Capitale in occasione del Roma Pride 2016. “Chi non si accontenta lotta” è lo slogan di questa edizione, e come sottolineato dagli organizzatori il riferimento è alla recente legge sulle Unioni Civili. “Un riconoscimento al ribasso, meno del minimo sindacale che ci saremmo aspettati e che relega nell’oblio proprio coloro che dovevano essere invece tutelati per primi: i nostri figli e le nostre figlie”.

Per una legge contro omofobia e transfobia sfileranno gli attivisti Lgbt. Partenza alle ore 16 da piazza della Repubblica e arrivo previsto in piazza della Madonna di Loreto passando per Piazza della Repubblica, Piazza dei Cinquecento, Via Cavour, Piazza dell’Esquilino, Via Liberiana, Piazza Santa Maria Maggiore, Via Merulana, Via Labicana, Piazza del Colosseo, Largo Corrado Ricci.

E i consueti carri coloratissimi con musica a tutto volume per la festa accompagneranno i manifestanti. “La sigla lgbtqi che ci contraddistingue raccoglie al suo interno le varie anime della nostra comunità che lotta pacificamente per conquistare la piena parità e uguaglianza. Il Roma Pride è l’espressione del nostro orgoglio e il momento più alto della visibilità della nostra lotta”.

La madrina sarà Asia Argento, che ha accettato senza esitazione l’invito del Coordinamento Roma Pride. “Siamo certe e certi che il suo apporto e il suo impegno civile per la parità dei diritti diano un importante valore aggiunto alla manifestazione contribuendo a far passare il messaggio centrale che un Paese civile e democratico non può più tollerare discriminazioni e negazioni e deve procedere sulla strada della piena uguaglianza e libertà per tutte e tutti”. Ecco il messaggio di Asia per il Roma Pride: “Per me non esiste la parola diversità. Siamo tutti gay. Anche io sono gay. La legge appena approvata sui diritti civili non è nulla ed è piena di cavilli. E’ un piccolo passo. Il mondo lgtb merita di più. A me i contentini non sono mai piaciuti. Bisogna pretendere e ottenere molto di più”.

Alla manifestazione aderisce anche la Federazione romana dell’Usb. “Mentre i diritti sociali sono fortemente sotto attacco, e aumentano di contro le libertà e i privilegi per le aziende private, il Governo Renzi prova a mascherarsi dietro una timida e contraddittoria legge sulle Unioni Civili. Una legge che è molto meno di quello che tutto il movimento Lgbtqi rivendica da anni e non risolve la discriminazione che continua a prodursi verso le coppie dello stesso sesso. Contemporaneamente diritti elementari come la salute, l’istruzione, la casa, il lavoro, vengono sistematicamente smantellati dal Governo Renzi”.

 

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 romatoday