Good Life

14.03.2017

Quando ci si allena, è importante capire se ci si sta esercitando in maniera abbastanza intensa da ottenere dei risultati. Quindi, quanto difficile dovrebbe risultare un esercizio per risultare allenante?

Innanzitutto è importante sottolineare che vi sono due tipi di esercizio: quello aerobico e quello anaerobico. Per quanto riguarda l’attività aerobica, viene in genere consigliato di farne 150 minuti a settimana se moderata, e 75 minuti se intensa. Per attività aerobica moderata si intende la camminata a ritmo sostenuto, la bicicletta, il nuoto. Invece per attività aerobica vigorosa si pensa, ad esempio, alla corsa. L’allenamento anaerobico è il workout di forza: bisognerebbe allenarsi con i pesi almeno 2 volte a settimana per aumentare e conservare la massa muscolare.

Per ottenere risultati estetici, il livello dell’attività fisica deve andare dal moderato all’intenso: in questo modo si è certi di stimolare il giusto i muscoli e di bruciare abbastanza calorie. Questo, ovviamente, non significa strafare: sovrallenarsi aumenta il rischio di lesioni e strappi. Meglio proseguire con una saggia gradualità, anche perché l’allenamento è un impegno a lungo termine.

Ci sono due modi per misurare l’intensità di un esercizio fisico. Il primo fa fede alle sensazioni personali, ossia quanto forte e pesante viene percepito uno sforzo. Il secondo, più oggettivo, riguarda la frequenza cardiaca: maggiore è questo valore, più intenso è l’esercizio. In generale, quando l’esercizio è moderato, il respiro accelera ma non si è a corto di fiato, si comincia a sudare dopo circa 10 minuti di attività e si può continuare a parlare. Se l’esercizio fisico è intenso, invece, il respiro è veloce, si suda dopo pochi minuti e non si riesce a parlare.“