Good Life

26.04.2016

Un locale unico nella sua diversità: Mescolando riunisce tante donne – provenienti da culture e territori diversi – che portano a tavola le loro trazioni culinarie. Ma la missione del bistrot è anche un’altra, dare alle donne, per la maggior parte straniere, la possibilità di riprendersi in mano la propria vita.

A pochi pochi passi dalla Stazione Termini, in via Torino, la cooperativa sociale En Kanà ha aperto questo bistrot-caffetteria con l’intento di creare opportunità di lavoro per le madri e donne ospiti della casa-famiglia. Il progetto era iniziato già nel 2002 con la creazione di un servizio di etno-catering avviato dalla onlus Ain Karim – associazione madre della cooperativa En Kanà – che da più di venti anni accoglie bambini e donne in difficoltà nelle tre case-famiglia al Tiburtino. Le donne in gravidanza o neo-mamme che vengono ospitate vivono uno stato di fragilità dovuto alla violenza domestica, allo sfruttamento sessuale, alla clandestinità, al disagio mentale, alla povertà e all’emarginazione o sono in stato di detenzione domiciliare. Ad oggi, l’associazione di volontariato ha accolto più di 500 donne e 1000 bambini.

«Creare un’atmosfera particolare per poter dare ai clienti la possibilità di viaggiare nei vari continenti, assaporando le pietanze offerte dalle cuoche internazionali», afferma Stefano Cesaroni di En Kanà e gestore di Mescolando.

Per chi volesse un New York, un Algeri o un Toronto, i famosi panini del bristot, non resta che provare questo piccolo e delizioso fast-food dove la mescolanza di sapori regna.