Good Life

14.03.2015

Luigi Lo Cascio firma l’Otello shakespeariano che da martedì 17 marzo sarà al Teatro Quirino, che porta sulla scena Vincenzo Pirrotta nei panni del protagonista, Valentina Cenni in quelli di Desdemona, Giovanni Calcagno in quelli del soldato-narratore, e Lo Cascio in quelli di Iago.

“Ho un po’ sacrificato la parte del mio Iago, perché la dimensione tragica appartiene a Otello e se Iago avvelena gli ideali degli altri, però è uguale dall’inizio alla fine” spiega Lo Cascio. “Otello invece fa una parabola, sprofonda e compie un delitto, è responsabile soggettivamente, ed è tutt’altro che uno sciocco plagiabile: tiene banco nel Senato di Venezia, ha parole alte, gestisce diplomazie, fa innamorare Desdemona coi suoi racconti”. E aggiunge che però “è il mistero dell’amore-odio a interessarmi”.

L’originalità dell’opera poi sta nel fatto che Lo Cascio si sia servito di inflessioni siciliane nei dialoghi. “Il mio primo approccio col testo si basava sull’italiano, ma la lingua nazionale è povera in confronto alle metafore e ai barocchismi di Shakespeare, e allora m’è venuto in soccorso il dialetto, più vicino ai sentimenti, alle emozioni. Lo spettatore deve farsi trascinare anche non capendo tutto alla lettera”.