Segreti in tavola

23.11.2017

Sapevate che i carciofi sono praticamente inesistenti allo stato selvatico? Questa pianta è il risultato di selezionamenti del cardo a partire dal I secolo.

La coltura del carciofo è diffusa soprattutto in Italia, che detiene il primato mondiale, e in minor misura in Spagna e in Francia, mentre è poco diffusa in altri paesi.

Esistono molte varietà di carciofi, ma tutte presentano caratteristiche comuni: hanno pochissime calorie e contengono una grande quantità di vitamine, fibre e principi attivi benefici, come calcio, fosforo, magnesio, ferro e potassio. Contengono la cinarina, un derivato dell’acido caffeico che dà il tipico sapore amarognolo al carciofo e può vantare tante proprietà interessanti: per esempio, favorisce la diuresi e aiuta a combattere il colesterolo “cattivo”. In generale, i carciofi hanno proprietà toniche e disintossicanti e fanno molto bene al fegato, e poi si possono utilizzare in tantissime ricette!

Nel Lazio esistono moltissime ricette tipiche con i carciofi, come il celeberrimo carciofo alla romana, farcito con aglio, prezzemolo e mentuccia e lessato in acqua e vino bianco, oppure il carciofo alla giudia, fritto. Ma anche nel resto dell’Italia i carciofi si consumano in molte ricette e in tutte le salse! Cotti, crudi, da soli o come ingrediente.

Volete sapere un segreto? Se volete gustare un bicchiere di buon vino mentre mangiate carciofi… beh, non fatelo! Infatti la cinarina, di cui vi parlavo prima, disattiva i recettori del dolce sulla nostra lingua, facendo prevalere il sapore del carciofo.

I MIEI CARCIOFI ALLA ROMANA

PREPARAZIONE: 20 minuti

COTTURA: 1 ora

INGREDIENTI PER 4 PORZIONI

8 carciofi tipo “romani”

1 limone

2 spicchi d’aglio

1 mazzetto di mentuccia

1 mazzetto di prezzemolo

olio extravergine d’oliva Tor de’ Sassi

sale e pepe

  • Trito finemente il prezzemolo, la mentuccia e l’aglio.
  • Pulisco i carciofi eliminando le foglie più esterne, il gambo e la barba interna. Poi tornisco la base con un coltellino per eliminare ogni protuberanza.
  • Passo i carciofi in acqua minerale frizzante acidulata con il succo di 1 limone perché non anneriscano.
  • Sbuccio le parti più tenere dei gambi, le sminuzzo e le unisco al trito di erbe e aglio.
  • Mescolo e regolo di sale e di pepe.
  • Allargo i carciofi e li riempio con il trito di erbe e gambi.
  • Dispongo i carciofi ben accostati in un tegame di cui ho coperto il fondo con l’olio extravergine di oliva Tor De’ Sassi e li lascio cuocere a fiamma media per circa 15 minuti, chiusi con un coperchio, con un foglio di carta da cucina bagnato.
  • Quindi li giro, aggiungo un po’ d’acqua e lascio cuocere finchè non saranno uniformemente morbidi.
  • Sono buonissimi sia caldi che freddi!